Archivi del giorno: 2 Maggio 2010

Torneo gay

Venerdì: io e Lorenzo arriviamo (in anticipo) all’aperitivo di benvenuto. Il “Welcome party”. Aspettiamo su una panchina in attesa che il bar si popoli. Bar grande e molto carino. Arrivano decine di gay, direi che alla fine siamo almeno qualche centinaio. Fa impressione vedere così tanti gay in posti non-gay. Comunque. Arriva anche Massimiliano-il-pallavolista-37-enne meglio noto come quello dall’orgasmo del maiale (che dura almeno qualche minuto). Ci sono anche altri due suoi amici. Altri della nostra squadra.

I miei amici si sono presi il letto a castello, io sono nel letto matrimoniale e resta un letto singolo: poi vediamo come sistemarci con te e Lorenzo.

Dopo questa frase ero con la mente infilato sotto le coperte con lui. Perchè a me Massimiliano piace, quando siamo usciti ero stato bene, peccato che dopo la nostra prima (e unica) uscita, le distanze le avesse prese lui. Sì insomma, il due di picche me l’ero pescato io.

Comunque.

Arriva sera, stanchi. Confermiamo l’iscrizione al torneo, conosciamo altri ragazzi, ceniamo in un ristorante lì vicino (e oltre a noi il ristorante era pressochè invaso da centinaia di gay, le facce di alcuni presenti erano allibite, avranno creduto a un’invasione aliena o avranno pensato che magari anche se non ne conoscono, di gay in Italia ce ne sono più di 14). Entriamo nel residence, doccia e resto, ci prepariamo per la notte. Mi infilo sotto le coperte con Massimiliano-il-pallavolista-37-enne.

Buonanotte

Buonanotte

Poi mi avvicino al suo posto, poi lo abbraccio da dietro. Siamo sdraiati su un fianco, accoccolati. A me viene subito duro e glielo appoggio per farglielo sentire. Scusa. Sorrido. Dormi. Mi risponde. E lo sento sorridere. Allora ci accarezziamo la testa, le braccia, io scendo con le mani nei suoi slip, dietro, glieli sistemo a mo’ di perizoma nelle chiappe. Ride e mi dice di finirla. Continuo ad accarezzarlo ovunque, non mi dice più di finirla. E poi nulla. Poi ci baciamo sul collo, gli sfilo le mutande e scendo giù. Lui è a pancia in giù. Io scendo e faccio rimming. Prima piano, poi forte, poi mi aiuto con le mani, con le dita, poi struscio la barba di un paio di giorni, poi continuo a far lavorare la lingua in quello che è il più bel culo che ho visto negli ultimi 3 mesi.

Ne prendo uno, ti va?

Ok.

Si alza e chiude la porta, mi alzo e cerco nel borsone un cappuccio. Lo trovo. Me lo infilo, lui torna giù. Io entro piano, non voglio fargli male, non gliene faccio. Entro e mi muovo lasciandomi trasportare dall’istinto di possederlo, di averlo finalmente mio. Esco, dopo vengo. Poi partecipo per far venire lui. Ed ecco che si lascia andare col suo orgasmo lungo da far impressione, a me dopo 45 secondi di gemiti, shizzi inverosimili, contorsioni, smorfie da film porno e invidia, mi scappa una risatina (e non aveva ancora finito quando mi sono messo a ridere). Ancora più impressionante della volta scorsa. Il che è tutto dire.

Sabato: Torneo tutto il giorno. Qualcosa come 9 partite. Arriviamo ai quarti di finale. Distrutto dalla stanchezza. Dopo venerdì sera a me Massimiliano piace ancora di più, è entrato nel piccolo gruppo (che potrei creare su facebook): quelli che hanno fatto sesso completo con anthony will. E’ ufficialmente uno dei pochi. Dopo il torneo cena e poi discoteca. Massimiliano non vuole venire, torna nel residence, io sono insicuro se andare a dormire (con lui) o optare per la discoteca. Parliamoci chiaro: se gli fossi seriamente piaciuto non mi avrebbe dato il due di picche mesi fa. Di fare la donnina innamorata non mi va. Vado a ballare con altri gay del torneo, conosco uno. Andrea. 30 anni. Di Foggia. Andrea-il-foggiano mi caccia la lingua in bocca, o forse gliela caccio io. Comunque dopo qualche minuto l’ho lasciato lì. Non mi interessava per niente. Faccio un giro nel labirinto dark per la serie: se-capita-occasione-per-qualcosa-di-soft-perchè-no. Ma mi fa tristezza stare fermo solo nell’angolino del labirinto a scrutare chi passa. Torno nel residence. Sono le 03:09. Faccio piano ma si sveglia lo stesso. Come è andata. Bene. Si avvicina e cerca un contatto. Dormiamo abbracciati, tenendoci mano nella mano.

Domenica: Ci svegliamo e ci coccoliamo tanto, mi massaggia la testa e la pancia (che faccio toccare a pochissimi perchè secondo me è la parte più intima del corpo). Secondo me siamo in carenza di coccole, ci piacciamo, abbiamo scopato, farci le coccole non può che fare bene a tutti e due. Torno a casa. Sono stanchissimo. Stasera niente discoteca. Tanto sonno.

Ma vorrei ancora due coccole.